La Chiesa e gli altri culti - by Mario Tedeschi

Inutilmente un cultore di diritto canonico cercherebbe nel Codex una qualche disposizione che affronti l’argomento, e ciò nonostante la sua attualità ed importanza e il fatto che sia stato promulgato dopo il Concilio Vaticano II, dal momento che tale corpo di norme riguarda la vita interna della Chiesa, la sua costituzione ed organizzazione, i mezzi di cui si avvale. Qualcosa di più si rinviene nei Documenti del Concilio Vaticano II, in particolare nella “Lumen Gentium” ove - dopo avere accennato al patto istituito da Cristo con Israele e Giuda, dal momento che tutti i credenti in Cristo costituiscono il nuovo Popolo di Dio, una stirpe eletta, che “ha per condizione la dignità e libertà dei figli di Dio […] per legge il nuovo precetto di amare come lo stesso Cristo ci ha amati […] e per fine il Regno di Dio” (L. G. n. 9) – parla dei rapporti con i cristiani non cattolici, ai quali la Chiesa si sente congiunta sotto un solo Pastore (L. G. n. 15), e di quelli con i non cristiani che, pur non avendo ancora ricevuto il Vangelo, fanno parte del Popolo di Dio, in particolare i musulmani che professano la fede in Abramo, adorano un solo Dio e che “senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo” (L. G. n. 16). (Continua)