Postfazione alla seconda edizione del volume di Piero Bellini, Principi di diritto ecclesiastico -
SOMMARIO: 1. Un piccolo volume destinato a uso degli studenti universitari e dei candidati ai concorsi pubblici (carriera direttiva) - 2. Il diritto ecclesiastico negli anni settanta - 3. Sette capitoli, inseriti in due parti e un’Appendice, sulla Natura dei Patti lateranensi.
The author
Professore emerito di Diritto amministrativo dell’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”.
Notes
Oggi, 16 luglio 2018, il mio caro e vecchio Amico, Piero Bellini, compie novantadue anni: lo conosco da cinquantatré anni e in questo lungo periodo ho avuto la fortuna di potere contare su un forte rapporto di amicizia che mi ha aiutato a vivere: per questo lo ringrazio. Ho conosciuto Piero a Firenze, nell’ottobre 1965, in occasione del congresso celebrativo del 150° anniversario delle leggi amministrative di unificazione. L’ho visto a casa sua pochi giorni fa e l’ho trovato in forma, anche se infastidito dalla necessità di impegnarsi negli esercizi di fisioterapia, dopo un intervento chirurgico che ha subito a seguito di una caduta: mi ha detto che non scrive più a mano con la penna e non so se usa ancora l’amato lapis con il quale, durante i convegni e gli incontri di studio, prendeva appunti prima di prendere la parola in uno dei suoi tanti interventi appassionati e approfonditi. Spero di fare cosa gradita a lui e ai tanti amici e colleghi che gli vogliono bene se pubblico, sulla meravigliosa rivista online diretta dall’amico Pino Casuscelli, il testo di un mio scritto del 2014, che contiene anche una rassegna bibliografica di una parte della produzione scientifica di Piero. Auguri, caro Piero, con l’affetto di sempre. Sergio Lariccia Questa rivista si è data la regola di non consentire che i contributi siano accompagnati da ringraziamenti, dediche, voti augurali. L’eccezione odierna, la prima in undici anni, è giustificata da validi motivi. Quale direttore, sicuro d’interpretare i sentimenti di quanti collaborano a vario titolo alla rivista, dei suoi lettori e dei cultori di ogni età delle nostre discipline - che da così lungo tempo continuano a essere arricchite e rinvigorite dall’impegno scientifico e civile di Piero Bellini, nostro Decano e Maestro - unisco a quelli di Sergio Lariccia i comuni rallegramenti per il di lui genetliaco e gli auguri di ogni bene.