Ideal and material public order: what religious freedom? 

ABSTRACT: I limiti al diritto di libertà religiosa, sia impliciti sia espliciti, hanno subito nel tempo metamorfosi decisive che evidenziano il mutato rilievo assunto, negli anni, dai diversi interessi sottesi. L’ordine pubblico ideale, tutelato dal legislatore fascista, era ben diverso dall’ordine pubblico materiale, che finisce per coincidere con il bene - sicurezza presente in alcune norme costituzionali come limite alle libertà. Grande importanza, nel definire il perimetro del limite, è valutare la soglia dell’intervento restrittivo da parte dell’ordinamento. Qualora questa sia molto anticipata sarebbe inevitabile un ritorno verso l’idealità del bene protetto quale limite alla libertà.

ABSTRACT: The limits to the right to religious freedom, both implicit and explicit, have undergone numerous transformations over time. This evolution reflects the changing significance attributed, over the years, to the various interests underlying these restrictions. The concept of ideal public order, safeguarded by the Fascist legislature, contrasts sharply with the material public order, which is the focus of certain criminal provisions. The latter aligns closely with the notion of security, identified in some constitutional norms as a limitation on freedom. In delineating the boundaries of these limits, particular attention must be paid to evaluating the threshold at which the legal system intervenes restrictively. Premature restrictions risk reverting to an idealized interpretation of public order as a constraint on individual freedom.

SOMMARIO: 1. Introduzione: i limiti al diritto di libertà religiosa nei lavori preparatori alla Carta costituzionale - 2. Dall’ordine pubblico ideale all’ordine pubblico materiale: il nodo della soglia di intervento dello Stato - 3. Brevi conclusioni: la richiesta di specifici elementi da cui evincere la necessità della tutela (nella giurisprudenza della CEDU).