Lineamenti del rinnovato processo contenzioso amministrativo ecclesiale. Commento al m.p. Antiqua ordinatione di Benedetto XVI -
SOMMARIO: PARTE PRIMA: CONSIDERAZIONI PRELIMINARI – 1. “Signatura Apostolica lege propria regitur” (cost. ap. Pastor Bonus, art. 125). Il definitivo superamento delle Normae speciales e l’adeguata sistemazione della novella legislazione benedettina nell’articolato sistema delle fonti del diritto – 2. I tratti distintivi della Lex propria: in particolare, la sua ispirazione pragmatica e l’evoluzione della “nomenclatura” canonistica in materia di giustizia amministrativa – 3. La Segnatura Apostolica quale tribunal administrativum. Spunti per un’interpretazione sistematica del controverso c. 1400, § 2 CIC, conformemente all’indole definitoria della normativa codiciale ecclesiale – PARTE SECONDA: DISAMINA DELLA RATIO PROCEDENDI INTERNA AL SUPREMO FORO GIUDIZIARIO – 1. Prima fase – a) L’interposizione del ricorso entro i limiti di decadenza posti all’esercizio del diritto fondamentale al giudizio e l’eventuale concessione della remissio in terminos a favore del ricorrente – b) Contenuto, allegati e capita nullitatis dell’istanza introduttiva del giudizio – 2. La reiectio in limine dell’istanza irricevibile. Il controllo essenzialmente formale del Segretario del Supremo Tribunale della Segnatura – a) La non pertinenza dell’oggetto sostanziale della domanda – b) Presupposti e condizioni del ricorso di legittimità. In particolare, la capacitas standi in iudicio e la legitimatio activa della parte ricorrente – c) L’inesistenza dell’oggetto formale del ricorso – d) La decorrenza del termine per ricorrere: il c.d. ricorso tardivo – 3. Seconda fase: le attività del Segretario conseguenti all’accettazione preliminare del ricorso – a) Premessa: l’identificazione dei soggetti del giudizio e la vexata quaestio relativa al possibile conflitto interistituzionale fra l’autorità amministrativa ecclesiastica inferiore ed il competente Dicastero della Curia Romana – b) Ricorrente, resistente, controinteressato e terzi interventori. Parti principali e parti accessorie del processo amministrativo – c) Contenzioso amministrativo e collaborazione fra istituzioni ecclesiali. L’esibizione del provvedimento impugnato e degli acta causae da parte del Dicastero resistente – d) Il votum pro rei veritate e la peculiare “bidirezionalità” delle funzioni conferite al Promotore di giustizia – 4. L’attuazione del contraddittorio processuale nell’espletamento della c.d. istruttoria “documentale” – 5. Il giudizio di ammissibilità del Prefetto in Congresso – a) La divaricazione tra impostazioni dottrinali e prassi applicativa relativamente al concetto di “manifesta infondatezza” del ricorso – b) Segue. La riformulazione, de iure condendo, della diagnosi prefettizia e della struttura “trifasica” del processo contenzioso amministrativo canonico – 6. Terza fase: dalla contestazione della lite alla decisione del Collegium iudicans – a) La summaria delibatio oralis, il c.d. supplemento d’istruttoria ed il compimento della fase decisoria – b) Gli effetti tipici del giudicato amministrativo di rigetto. L’effetto “caducatorio” della sentenza di accoglimento e la sua incidenza nel sistema delle invalidità dell’atto giuridico canonico – c) Segue. L’effetto “ripristinatorio” e l’effetto “conformativo” conseguenti all’annullamento della decisione impugnata – 7. La crisi irreversibile del processo amministrativo. Le ipotesi di litis finitio previste dal Codex iuris canonici e dalla Lex propria – a) La morte del ricorrente e la c.d. ”sopravvenuta carenza di interesse” – b) La persistente inerzia delle parti: la perenzione – c) La rinuncia all’istanza giudiziale – d) La revoca del provvedimento amministrativo – e) La composizione pacifica della controversia – 8. La sospensione giudiziale dell’esecuzione dell’atto amministrativo singolare – a) Vincolatività ed automaticità della tutela cautelare: il ricorso tantum in devolutivo ed il ricorso etiam in suspensivo – b) I presupposti giuridici e sostanziali per la concessione della misura sospensiva – c) Il procedimento incidentale: dal giudizio preliminare del Segretario alla deliberazione del Cardinale Prefetto
The author
dottorando di ricerca in Diritto canonico ed ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano.
Notes
Contributo segnalato dalla prof.ssa Geraldina Boni, ordinario di Storia del Diritto canonico e dal prof. Andrea Zanotti, ordinario di Diritto canonico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bologna, che ne attestano la scientificità e l’originalità. In questa uscita se ne pubblica il testo sino al punto n. 3 della Parte Seconda.