Libertà religiosa e libertà di educazione di fronte alla Corte di Strasburgo - by Vincenzo Turchi

SOMMARIO: 1. Libertà religiosa e libertà di educazione: note preliminari – 2. Consiglio d’Europa ed Unione Europea: la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – 3. La Corte europea dei diritti dell’uomo – 4. La funzione interpretativa della Corte nel diritto interno. In particolare, quale fonte integratrice del parametro interposto di costituzionalità ex art. 117, comma 1° Cost. – 5. Educazione e religione nella giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell’uomo. I rapporti familiari – 6. Libertà religiosa e libertà di educazione nel prisma della struttura scolastica. Le scuole confessionalmente orientate – 7. Gli insegnamenti obbligatori di religione – 8. I simboli religiosi – 9. In particolare, la “questione” del crocifisso (caso Lautsi c. Italia) – 10. Sintesi conclusiva.

ABSTRACT: The purpose of the paper consists in examining the cases submitted to the European Court of Human Rights in which religious freedom (art. 9 of European Convention of Human Rights) is, in a specific way, related to the right to education (art. 1 of Protocol 1). The fields where arise most important problems are as follows: family relationship, denominational Schools, compulsory denominational (confessional) instruction in Schools, religious symbols in State Schools. From the latest judgments at Strasbourg Court, it seems to emerge a new perspective of the principle of laicità, clearly open to social pluralism. As the Court stated concerning educative pluralism: “the possibility of pluralism in education […] is essential for the preservation of the “democratic society” as conceived by the Convention”.