La tutela penale della religione fra la Carta e la Corte -
La disastrosa partecipazione dell'Italia alla seconda guerra mondiale, ha posto termine a due fatti istituzionali particolarmente importanti: la fine del fascismo e la fine della monarchia. Ovvero dei due capisaldi sui quali si fondava il rapporto fra Stato e Chiesa cattolica in Italia. Una ulteriore conseguenza fu costituita dalla abrogazione dello Statuto, nato con la monarchia sabauda e terminato con la sua fine allorquando, in seguito al referendum istituzionale, il popolo italiano, posto di fronte alla alternativa di scegliere fra monarchia e repubblica, scelse, come è noto, la forma repubblicana. E con la forma repubblicana prese vita anche una nuova Carta costituzionale destinata a porre le basi del nuovo stato democratico e a costruire un nuovo modello di convivenza civile. Il nuovo stato sorto sulle rovine del precedente, fondato come si è detto su una nuova forma istituzionale e su una nuova carta costituzionale, avrebbe dovuto, a completamento necessario, innovare profondamente anche in materia di codici e in materia di rapporti fra stato e fenomeno religioso. (Continua)
The author
Professore straordinario di Storia e sistemi dei rapporti tra Stato e Chiesa nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Ferrara
Notes
Contributo destinato alla pubblicazione sul numero di 5 di "Diritto e Religioni".