La libertà dell’educazione religiosa davanti ai giudici canadesi (prendendo spunto dalla sentenza Loyola High School vs. Québec) -
SOMMARIO: 1. Introduzione - 2. L’educazione religiosamente orientata nelle scuole del Canada: brevi cenni storici - 3. Il percorso giurisprudenziale del caso Loyola High School: i primi due gradi di giudizio, l’analisi della Corte Suprema e le conclusioni della maggioranza dei suoi componenti sulla violazione dell’art. 2(a) della Charter of Rights and Freedoms del Québec del 1982 - 4. Le osservazioni dei giudici di minoranza sulla dimensione collettiva della libertà religiosa - 5. La verifica sulla sincerity of belief: tra foro esterno e foro interno - 6. Qualche chiarimento sul diritto fondamentale di libertà religiosa in Canada - 7. Alcune considerazioni a margine della sentenza: l’accomodamento ragionevole come strumento di applicazione caso per caso del “diritto alla differenza” - 8. Note conclusive.
ABSTRACT: The judgment Loyola v. Canada sees protagonist a confessional school who refuses to submit to the neutral government educational program, advancing pretension of guardianship of her own religious liberty as group and her liberty to teach from a religious and not neutral perspective. The examined case also allows to develop some reflections about the peculiarities of the Canadian constitutional system, and the relationship between the public institutions and the religious phenomenon, in a contest of strong pluralism.
The author
Ricercatore a tempo determinato nell’Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Giurisprudenza
Notes
Contributo sottoposto a valutazione.