Il “nuovo” volto delle norme penali a tutela del sentimento religioso nella cornice dei così detti “reati di opinione” -
SOMMARIO: 1. Gli approdi normativi nella tutela contro le offese al sentimento religioso - 2. I persistenti dubbi di compatibilità con la libertà di espressione e con il principio di legalità in materia penale - 3. La centralità del nesso strumentale tra il vilipendio di persone o di cose e l’offesa alla confessione religiosa - 4. Il bene giuridico protetto e la questione dell’ammissibilità della protezione dei fatti di sentimento legati alla sfera religiosa - 5. Il permanente ricorso allo strumento penale tra (dubbia) adeguatezza della sanzione e carattere (prevalentemente) simbolico della repressione.
The “new” appearance of crimes against religious sentiment in the framework of the so-called “crimes of opinion”
ABSTRACT: This paper provides a critical analysis of the main issues raised by the crimes against religious sentiment (Articles 403-405 and 724 of the Italian Criminal Code). In particular, an analysis was made as to whether these crimes are consistent with the freedom of expression and with the principle of legality in criminal matters. Furthermore, it is investigated the issue related to the admissibility itself of a criminal protection referred to religious feelings, according to the constitutional principles.
The author
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Giurisprudenza.
Notes
Il contributo, sottoposto a valutazione, è destinato alla pubblicazione nella raccolta degli Studi in onore di Antonio Ruggeri.