I simboli religiosi nello spazio pubblico nella recente esperienza europea -
SOMMARIO: 1. Premessa: alle origini del dibattito attuale - 2. La giurisprudenza della CEDU sui simboli religiosi - 3. La sentenza Lautsi e la sua ratio decidendi: a) Il crocifisso come simbolo passivo - 4. (segue) b) Il margine di apprezzamento dello Stato e le tradizioni nazionali - 5. (segue) c) La garanzia di un contesto pluralista e l’evoluzione del principio di laicità - 6. Gli effetti della sentenza Lautsi sulla giurisprudenza della CEDU - 7. Gli effetti della sentenza Lautsi in Europa. a) Francia. b) Turchia. c) Germania. d) Paesi di tradizione ortodossa. e) Spagna - 8. Il caso italiano e il ruolo dello Stato nel sostegno ai simboli religiosi della tradizione - 9. La soluzione legislativa: pro e contro - 10. Osservazioni conclusive.
ABSTRACT: This paper examines the issue of religious symbols in the public spaces in the recent European experience. After some preliminary remarks about the origins of the present debate, comparing the American and European religious models, it focuses on the line of decisions of the ECHR in matters of religious symbols. In particular it takes the contents of the Lautsi judgement (2011) into consideration and evaluates its possible effects on the future decisions of the ECHR and of national courts of European countries like France, Turkey, Germany, countries of Orthodox tradition and Spain. In the end it makes some conclusive remarks about the Italian case and the role of the State in supporting the religious symbols of the tradition, examining the advantages and disadvantages of the legislative solution.
The author
Professore associato di Diritto ecclesiastico presso la LUMSA – Roma, Dipartimento di Giurisprudenza.
Notes
Il contributo, sottoposto a valutazione, riproduce il testo, ampliato e con note, della relazione svolta al Convegno sul tema: “State-sponsored religious displays in the United States and Europa / L’esposizione statale dei simboli religiosi negli Stati uniti e in Europa” organizzato dal “Center for Law and Religion della School of Law” della St. John’s University di New York e dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università LUMSA (Roma, 22 giugno 2012).