Gli enti religiosi tra diritto comune e diritto speciale -
SOMMARIO: 1. Gli elementi costitutivi della nozione di “ente ecclesiastico” e la “specialità” della relativa figura - 2. La (relativa) rigidità della componente strutturale - 3. La debole capacità connotativa della componente teleologica - 4. Il superamento del carattere marginale e controllato dello svolgimento delle attività “diverse” - 5. Su alcune criticità nei rapporti tra diritto “comune” e diritto “speciale”: a) la questione dell’applicabilità agli enti ecclesiastici del decreto legislativo n. 231 del 2001 - 6. (segue) b) la questione dell’assoggettabilità degli enti ecclesiastici alle procedure concorsuali - 7. (segue) c) la questione delle divergenze risultanti dal Registro delle persone giuridiche e dal Registro delle imprese - 8. Il limitato carattere innovativo della locuzione “enti religiosi civilmente riconosciuti” presente nella normativa sul Terzo settore. Notazioni finali.
The Religious Bodies Between General Law and Special Legislation
ABSTRACT: The present paper analyses some problematic issues concerning the legal status of “Ecclesiastical” or “Religious” Bodies. The Author underlines the growing expansion of the “not-religious” activities - such as social services, education, health care - carried out by Church Bodies and its consequences for the special features shaping an “Ecclesiastical Body”.
The author
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Giurisprudenza.
Notes
Il contributo, non sottoposto a valutazione, riproduce il testo integrale, corredato delle note, della relazione presentata al Convegno su “Gli enti religiosi tra diritto speciale, diritto comune e mercati” svoltosi presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli (Caserta - Santa Maria Capua Vetere, 2-3 dicembre 2021) ed è destinato alla pubblicazione negli Atti.