Contenuti per la categoria: Concordati, intese e altri accordi

Unilateralism and bilateralism in Spain 

ABSTRACT: L’obiettivo della ricerca è quello di valutare se il sistema di relazioni tra Stato spagnolo e confessioni religiose risponda effettivamente a una logica bilaterale, come il principio di cooperazione sul quale tali relazioni sono improntate farebbe di primo acchito pensare.

ABSTRACT: The aim of this research is to determine if the system of relations between the Spanish state and religious denominations adheres to a bilateral logic, as the principle of cooperation suggested at first glance.

SOMMARIO: 1. Premessa - 2. Il principio di cooperazione: quadro generale dei rapporti tra Stato e Chiese - 3. Gli Accordi concordatari con la Chiesa cattolica - 4. La Legge organica sulla libertà religiosa - 5. Gli accordi di cooperazione - 6. Le Comunità autonome e la regolamentazione del fenomeno religioso - 7. Questioni aperte - 8. Il caso delle comunità ortodosse - 9. Una breve conclusione.

The expanding principle of bilaterality: the cooperation between public institutions and faith communities (toward an efficient guarantee of protection of religious interests)

ABSTRACT: Accadimenti (e congiunture) più o meno recenti registratisi nel campo della regolazione dei rapporti Stato/Chiese parrebbero avallare letture sconfortate e sconfortanti: potendosi parlare, a seconda dei casi, di una bilateralità ora “sospesa”, ora “apparente”, e talvolta perfino “tradita”. D’altronde, allo stesso tempo, contestuali elementi oggettivi (e indizi) inducono a non cedere allo sconforto, specie se il focus si espande ai frequenti esempi di bilateralità “altra” (quella concertata/amministrativa; quella dialogico- informale), registrandosi talune dinamiche “incrementali” commendevoli, specie nel segno cruciale dello smarcamento dal peggiore dei vizi che può infiacchire la bilateralità, ossia la standardizzazione dei suoi contenuti. Il contributo offre una disamina composita delle luci e delle ombre rinvenibili in materia, alla luce del monito lanciato in passato da due insigni studiosi del diritto (e non solo): è difficile ma necessario che il farsi concreto dell’esperienza giuridica insegua le altezze del “diritto sovralegale” (o “razionale”).

ABSTRACT: More or less recent events (and conjunctures) recorded in the field of the regulation of State/Church relations would seem to endorse discouraged and discouraging readings: being able to speak, depending on the case, of a bilaterality now "suspended," now "apparent," and sometimes even "betrayed." On the other hand, at the same time, contextual objective elements (and clues) induce one not to give in to discouragement, especially if the focus expands to the frequent examples of "other" bilaterality, different from the constitutionally regulated one (the concerted/administrative one; the dialogic-informal one), registering certain commendable "incremental" dynamics, especially in the crucial sign of the distancing from the worst of the vices that can weaken bilaterality, namely the standardization of its contents. The contribution offers a composite examination of the lights and shadows found in the matter, in light of the warning issued in the past by two distinguished scholars: it is difficult but necessary for the concrete making of legal experience to chase the heights of "supra-legal" (or "rational") law.

SOMMARIO: 1. Introduzione: la ricerca di “giustizia”; il ruolo servente del diritto (G. Radbruch, F. Scaduto) - 2. La bilateralità in “poliforme” espansione: quattro versanti - 3.1. Dinamismi della bilateralità: le luci (il verso anti- standardizzante a pro della Repubblica e delle comunità di fede; l’allargamento degli orizzonti del diritto ecclesiastico) ... - 3.2. ... (segue) e le ombre auspicabilmente diradabili: la bilateralità “sospesa”; la bilateralità apparente; la bilateralità formalmente “tradita” - 4. Un inquadramento di segno evolutivo: dalla stagione “eroica” della bilateralità al tempo della “normalità”; dalla generica ricerca di ‘giustizia’ alla specifica ricerca di garanzie (e certezze) - 5. (Ap)punti di discussione.

Fiscal democracy and the financing of religions. The advertising campaigns for the Catholic Church's 8xmille: from reporting to promotion

ABSTRACT: La vigilia del quarantesimo anniversario della legge n. 222 del 1985 che ha introdotto un nuovo quadro normativo per il sistema finanziario della Chiesa cattolica, successivamente esteso ad altre confessioni religiose, offre l’opportunità di riflettere sul significato delle revisioni introdotte a partire dall’Accordo di Villa Madama e di valutare le criticità nel tempo sollevate alla dottrina e dalla giurisprudenza alla luce dei più recenti sviluppi. Attualmente, mentre alcuni dubbi sembrano aver raggiunto uno stato di equilibrio, soprattutto in rapporto alla stabilità dei dati, altri determinano nuove incertezze. L'analisi delle questioni relative alla pubblicità pro 8xmille rivela una tendenza da parte della Chiesa cattolica a concentrarsi meno sul motore primario del cambiamento, vale a dire il sostentamento del clero, e rivolgere invece l’attenzione verso interventi caritativi/assistenziali, scelta che non coincide pienamente con la rendicontazione. A fronte della progressiva diminuzione delle risorse disponibili, come si determinerà il futuro del finanziamento delle confessioni religiose?

ABSTRACT: On the eve of the fortieth anniversary of the law (No. 222 of 1985) that introduced a new regulatory framework for the Catholic Church's financial system, which was subsequently extended to other religious groups, presents an opportunity to reflect on the significance and utility of the revisions introduced from the Villa Madama Agreement and to evaluate the ongoing critical issues raised by doctrinal and legal developments in light of recent developments. In the present era, while some doubts appear to have reached a state of equilibrium with regard to the stability of the data, others have the effect of introducing a certain degree of uncertainty. An analysis of the issues pertaining to advertising and reporting reveals a tendency on the part of the Catholic Church to focus less on the primary driver of change, namely the sustenance of the clergy, and instead direct attention towards welfare interventions that bear resemblance to those typically undertaken by Third Sector entities. The persistence of old doubts and the emergence of new challenges, it is pertinent to assess whether the consolidated 8xmille mechanism remains a viable and effective response to the prevailing circumstances.

SOMMARIO: 1. I (quasi) quarant’anni dell’8xmille - 2. Il sistema di finanziamento pubblico della Chiesa cattolica. Un prima e un dopo - 3. Come funziona l’8xmille? Le aporie di un sistema tra punti di forza e punti di debolezza - 4. “Dati alla mano”. La rendicontazione CEI 2023 - 5. Diritto, religioni e pubblicità - 6. Gli spot 8xmille - 7. Quale futuro per il finanziamento delle religioni?

Religious minorities in Italy between the treaty system and common law 

ABSTRACT: Il contributo esamina la condizione giuridica delle minoranze religiose nell'ordinamento italiano, fondata su un doppio canale: il diritto comune (leggi statali e regionali) e gli accordi tra il Governo e alcune confessioni religiose approvati con atto del Parlamento. Vengono inoltre esaminate le principali tesi emerse nel più recente dibattito dottrinale, gli orientamenti della giurisprudenza costituzionale e alcune proposte di riforma in materia. L'Autore, infine, evidenzia i lati positivi e quelli meno soddisfacenti dell'attuale sistema e la sua sostanziale corrispondenza all'originario disegno costituzionale.

ABSTRACT: This paper examines the status of religious minorities in Italian law, which is based on a double channel: common law (State and regional laws) and agreements between the Government and some religious denominations approved by act of Parliament. It also examines the main theses that have emerged in the most recent doctrinal debate, the orientations of constitutional case-law and some reform proposals on the matter. In the end the author highlights the pros and cons of the current legal system and its substantial correspondence to the original constitutional design.

Mutual Collaboration in the Service of the Human Person between the Catholic Church and States after the Second Vatican Ecumenical Council and the Villa Madama Agreements

ABSTRACT: The article examines the ways of expressing the sana cooperatio between the Holy See and the political community in the aftermath of the Second Vatican Council and the Villa Madama Accords. It will focus on the its characteristic traits as emerging from the pontificates of John Paul II, Benedict XVI and Francis and then examine the instruments of cooperatio, in particular the role of the Secretariat of State, the papal nuncios and the concordats.

SOMMARIO: 1. Premessa - 2. Chiesa e comunità politica all’epoca dei tre papi “stranieri” - 2.1 Giovanni Paolo II - 2.2 Benedetto XVI - 2.3 Francesco - 3. Gli strumenti della sana cooperatio.

The art treasures of the Vatican in the Lateran Treaty

ABSTRACT: Drawing inspiration from a recent initiative by the Pontiff, the contribution focuses on the peculiar juridical condition of the art treasures kept in the Vatican City, resulting from a series of provisions of the Lateran Treaty, other international conventions and recent Vatican legislation on the protection of cultural heritage. The result is a complex and articulated regulatory framework that underlines the role of the Holy See as a custodian and guarantor of one of the greatest historical and artistic heritages of humanity.

SOMMARIO - 1. Un gesto ecumenico di papa Francesco - 2. L’art. 18 del Trattato lateranense - 3. L’articolato quadro normativo attuale - 4. Suggestioni e questioni emergenti - 5. I tesori d’arte del Vaticano e la loro peculiare condizione giuridica - 6. Osservazioni conclusive.

Fifty years after the conference in which Law and Religion Scholars held a dialogue with Constitutional Scholars in Siena, central issues of that discussion are recalled, and those of a future debate are envisaged, with the hope that both disciplines might benefit from it.

Fifty years after the conference in which Law and Religion Scholars held a dialogue with Constitutional Scholars in Siena, central issues of that discussion are recalled, and those of a future debate are envisaged, with the hope that both disciplines might benefit from it.

The “Church Mission” in the Concordats after the Vatican Council II

ABSTRACT: The Concordat Policy of the Holy Seat went through an unexpected development after the Vatican Council II. The agreements subscribed over the last decades have indeed engaged with lots of European Countries, and the range expanded to the African and Asia continent. The new geography designed to this agreements also matches with innovations in the structure and content of them. This essay aims to analyze this innovation and its strict connection with the documents of the Vatican Council II, enlightening how this has determined a more theological view of the objectives through which the freedom of the Catholic Church defines and details itself. While the concordats of the first half of the past century accompanied, followed and enlarged the trajectory of the Church rights towards spiritualization, this new phase is, indeed, characterized by a theological placement of the interests, whose freedom is indeed the object of the protections granted by the Concordats, which are briefly expressed by the lemma “Church Mission”, found in the first articles of the Concordats. This lemma, in the conciliar texts, is characterized not only by a theological dimension, but also by its direct connection with religious freedom.

Sommario: 1. Una premessa - 2. I precedenti e il contesto dottrinale - 3. I documenti conciliari - 4. La “missione della chiesa” negli accordi concordatari tra XX° e XXI° secolo - 5. Per qualche annotazione conclusiva.

Vatican geopolitics, political institutions and episcopal ordinations in the People's Republic of China. Reflections on State-Church Relations

ABSTRACT: The agreement between the Holy See and the People's Republic of China, concluded in 2018 ad experimentum, has been extended until 31-12-2024.Relations between the Vatican and the Holy See do not follow a linear trend, due to the recurring attempts of some Chinese clergy-so-called patriot clergy-to accept appointments as Diocesan Ordinary without the mandate of the Holy See. In such cases, the relevant regulatory provisions entail excommunication latae sententiae. This contribution, analysing some historical precedents such as the struggle for the endowments and the separation of the constitutional clergy in the period of the French Revolution, proposes an interpretation of the events to understand the Holy See's attitude in the remission of the excommunication to the patriot bishops: the realisation that Catholicism was no longer a phenomenon limited to the European world. The centre of gravity of the Church's influence is irreversibly declining towards non-European areas.

SOMMARIO: 1. Premessa - 2. Introduzione al tema - 3. Ius publicum ecclesiasticum sinicum - 4. L’accordo del 2018 tra Santa Sede e Repubblica Popolare Cinese - 5. Il primo quadriennio di applicazione. Riflessioni critiche - 6. Storia e controstoria - 7. Le radici medievali dei rapporti tra Chiesa e Stato: tra Gregorio VII ed Enrico IV - 8. L’età moderna. Le aperture del vescovo G.B. Chiaramonti per una 'democrazia cristiana'. Gli 'articoli organici' del periodo napoleonico - 9. Storia e modernità nelle relazioni tra Chiesa e Repubblica Popolare Cinese.