Gli obiettivi
Focus e ambito
La rivista telematica "Stato, Chiese e pluralismo confessionale", intende porre rimedio ai tempi lunghi della pubblicazione a stampa delle Riviste periodiche del settore, degli Atti di convegni, di tavole rotonde, seminari di studio, ecc., offrendo uno strumento agile per consentire a ogni studioso della materia di partecipare con tempestività ed efficacia al dibattito scientifico e culturale.
La rivista darà ospitalità con prontezza ai contributi scientifici inediti, liberamente inviati, di modo che possano essere conosciuti nel più breve tempo possibile da un'ampia cerchia di lettori garantendo all'Autore, al contempo, il riconoscimento della paternità della sua elaborazione e dei suoi apporti.
La rivista non ha un proprio indirizzo o orientamento politico o religioso. La linea editoriale prescelta si prefigge il solo scopo di essere strumento e manifesto della pluralità e del pluralismo delle scuole e degli orientamenti che alimentano le discipline interessate, sotto molteplici profili, ai temi delle libertà di religione e di convinzione, dei rapporti tra gli stati e le confessioni religiose, dei diritti religiosi, in ambito nazionale, comunitario ed internazionale. Pertanto, nel pieno rispetto delle libertà costituzionali di scienza e di manifestazione del pensiero, saranno pubblicati indistintamente i lavori di tutti gli appartenenti alla comunità scientifica "di ruolo" (docenti, ricercatori, assistenti) come dei più giovani studiosi (assegnisti, borsisti, dottorandi, ecc.) . È operante per tutti la sola, ovvia condizione del rispetto della legge penale e sulla stampa.
Tra gli obiettivi non vi è quello di costituire una banca-dati nella quale raccogliere leggi, sentenze e documenti, compito al quale provvedono in modo specifico l'Osservatorio della libertà ed istituzioni religiose (OLIR), il Consorzio Interuniversistario di Ricerca e Documentazione per la Gestione di Siti Web di Diritto delle Persone, della Famiglia, dei Culti e delle Confessioni Religiose (LICODU), il Centro europeo di documentazione sulle istituzioni religiose (CEDIR), l'Université Catholique de Louvain (UCL), e gli altri soggetti, sempre più numerosi, elencati nella rubrica "Collegamenti web" nella home page.
Per un'effettiva ed efficace informazione pluralistica saranno ricercati gli opportuni collegamenti con siti e riviste telematiche del settore.
La rivista non prevede pagamento né per l'elaborazione né per la sottomissione degli articoli.
Processo di Peer Review
I parametri di valutazione delle pubblicazioni scientifiche e della ricerca rendono necessaria la pratica della “revisione dei pari” o “referaggio” per conservare la classificazione in fascia “A”. Per ragioni di trasparenza si riportano di seguito le modalità attuative.
Tipologia - È stata prescelta la via del referaggio anonimo e doppiamente cieco: l'Autore non conosce chi sarà il Valutatore e questi non conosce chi sia l’Autore. L’Autore invierà il contributo alla Redazione in due versioni, una identificabile, destinata alla pubblicazione, e una, destinata al Valutatore, anonima, ossia priva di qualsivoglia riferimento - nel testo, nelle note e nei metadati - che possa fare risalire direttamente o indirettamente all’Autore.
Consenso - L'Autore, con l'invio di un articolo alla Redazione, esprime il consenso a sottoporre il testo al referaggio di un esperto del settore scientifico disciplinare, o di settori affini, scelto dalla Direzione in appositi elenchi.
Regole ed eccezioni - Di regola, tutti i contributi inviati dagli Autori saranno sottoposti alla valutazione dei pari, e porteranno in calce l'annotazione "Contributo sottoposto a valutazione".
Il Direttore, o il Comitato scientifico a maggioranza, può decidere di non sottoporre a valutazione i contributi, d'interesse per gli studiosi del settore scientifico-disciplinare Jus 11: a) di Autori (stranieri e italiani) di riconosciuto prestigio accademico, che ricoprano cariche di rilievo politico-istituzionale in organismi nazionali, comunitari e internazionali anche confessionali (in calce l'annotazione "Contributo non sottoposto a valutazione"); b) di docenti già collocati fuori ruolo (in calce l'annotazione "Contributo non sottoposto a valutazione"); c) già editi in altre riviste o in lavori collettanei, di cui il Direttore chieda la pubblicazione con il permesso dell’Autore e dell’editore della pubblicazione (in calce l'annotazione "Contributo pubblicato per la cortesia dell'Autore e dell'Editore"); d) le relazioni, le presentazioni e gli interventi a Congressi, Convegni, Tavole rotonde organizzate dall’ADEC, o da altre associazioni di docenti, o comunque di rilevanza nazionale o internazionale, per i quali non sia di fatto possibile rispettare la regola dell'anonimato dell’Autore (in calce l'annotazione "Relazione tenuta al Congresso ...").
Nella Sezione "A chiare lettere", gli editoriali e i contributi destinati alle sotto-rubriche "Confronti" e "Transizioni", non sono soggetti a valutazione.
Il Direttore, sentito il Comitato di direzione, potrà rifiutare la pubblicazione di contributi palesemente compilativi e/o privi dei necessari requisiti di scientificità, originalità, pertinenza.
Pertinenza - La Direzione, prima ancora di procedere alla valutazione del contributo, ne accerterà la pertinenza all’ambito del settore scientifico-disciplinare Jus 11 (studi relativi: alla disciplina giuridica del fenomeno religioso, anche nella prospettiva comparatistica, sia all’interno dell’ordinamento statuale, sia negli ordinamenti confessionali; alla storia del diritto canonico; alla storia e ai sistemi dei rapporti tra gli Stati e le Chiese; al diritto comparato delle religioni; ai profili di rilevanza giuridica dei fenomeni di pluralismo etico e religioso). In caso di pertinenza del contributo ad altri settori scientifici, la Direzione valuterà se il tema trattato possa comunque essere d'interesse per gli studiosi del settore scientifico-disciplinare Jus 11.
Criteri - La valutazione dei pari non potrà essere influenzata dalle convinzioni personali, dagli indirizzi teorici o dalle appartenenze di scuola dell’Autore, e verterà soltanto sui seguenti cinque parametri: originalità dell’impianto della ricerca e dei risultati conseguiti; conoscenza critica della dottrina e della giurisprudenza relative al tema trattato; correttezza delle basi metodologiche; coerenza interna formale (tra titolo, sommario e abstract) e sostanziale (rispetto alla posizione teorica dell’Autore); chiarezza e correttezza formale dell'esposizione.
Doveri e compiti del Valutatore – L’esperto cui sarà affidata la valutazione di uno scritto: - osserverà scrupolosamente i criteri sopra indicati; - tratterà il testo da valutare come confidenziale fino a che non sia pubblicato, e distruggerà tutte le copie elettroniche e a stampa degli articoli ancora in bozza e le sue stesse relazioni una volta ricevuta la conferma dalla Redazione che la relazione è stata ricevuta; - terrà nel debito conto l’anzianità d’impegno nella ricerca e la qualifica accademica dell’Autore, che conoscerà in forma anonima (dottorando, dottore di ricerca, assegnista, ricercatore, associato, ordinario, magistrato, ecc.); - non rivelerà ad altri quali scritti ha giudicato, e non diffonderà tali scritti neanche in parte; - assegnerà per ognuno dei cinque parametri prefissati un punteggio variabile dal minimo di 1 al massimo di 5, utilizzando un’apposita scheda da trasmettere al Direttore, a uso esclusivo e riservato del medesimo; - formulerà un sintetico giudizio, in forma libera, in ordine a originalità, accuratezza metodologica, e forma dello scritto, giudicando con obiettività, prudenza e rispetto.
Esiti - Gli esiti della valutazione dello scritto possono essere: (a) non pubblicabile; (b) non pubblicabile se non rivisto, indicando motivatamente in cosa; (c) pubblicabile dopo qualche modifica/integrazione, da specificare nel dettaglio; (d) pubblicabile (salvo eventualmente il lavoro di editing per il rispetto dei criteri redazionali). Tranne che in quest’ultimo caso l’esito è comunicato all’Autore a cura della Direzione, nel rispetto dell’anonimato del Valutatore. Un giudizio favorevole alla pubblicazione presuppone che la qualità complessiva del contributo risulti “buona” (vale a dire un punteggio complessivo non inferiore a 15, senza nessun “uno” e con non più di due “due”).
Riservatezza - I Valutatori e i componenti della Direzione, del Comitato scientifico e della Redazione si impegnano al rispetto scrupoloso della riservatezza sul contenuto della scheda e del giudizio espresso, da osservare anche dopo l’eventuale pubblicazione dello scritto.
Valutatori – I Valutatori sono individuati tra gli studiosi - fuori ruolo e in ruolo, italiani e stranieri, esperti del settore scientifico-disciplinare Jus 11 o che hanno dato a esso specifici contributi , pur appartenendo ad altri settori, - disponibili a esaminare in tempi brevi (di regola due settimane) il contributo sottoposto alla loro valutazione, e che accettino espressamente i criteri e le modalità previste per l’espletamento del loro compito. Nella home page di questa Rivista è riportato il loro elenco; al termine di ogni anno sarà riportato anche l’elenco di quanti tra essi sono stati richiesti di assolvere il compito della valutazione.
Vincolatività - Sulla scorta dei dati della scheda e del giudizio sintetico del Valutatore il Direttore decide se pubblicare lo scritto, se chiederne all'Autore la revisione o se respingerlo. In casi eccezionali, la valutazione di non pubblicabilità potrà non essere vincolante, sempre che il Direttore e almeno due componenti del Comitato scientifico non la ritengano adeguatamente motivata e decidano, pertanto, di sottoporre il contributo all'esame di un diverso Valutatore, il cui giudizio sarà in ogni caso vincolante.
Frequenza di pubblicazione
Quindicinale.
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