L’iter delle intese sui rapporti Stato-confessioni ristretto fra discrezionalità politica e insicurezza presunta -
SOMMARIO: 1. Il ruolo di Parlamento e Governo nella modifica del Concordato lateranense e nell’elaborazione delle intese con le confessioni acattoliche - 2. La prassi instaurata per l’iter di stipulazione delle intese - 3. La discrezionalità del Governo all’avvio delle trattative e il caso dell’UAAR - 4. Il concetto di confessione religiosa parte di un’intesa - 5. I limiti e le garanzie costituzionali nell’uso delle intese - 6. Anomalie tra normativa bilaterale e normativa unilaterale: intese-fotocopia e diritto comune “para-pattizio” - 7. La differenza fra le trattative per un’intesa e la negoziazione normativa - 8. La presunta minaccia del fondamentalismo religioso e il senso d’insicurezza instillato a fini politici.
The proceding of agreements on relations between State and religious denominations is restricted between political discretion and alleged insecurity
ABSTRACT: The present essay analyzes the procedure aimed at stipulating agreements on relations between the state and religious denominations considering the new elements introduced by the UAAR case. The Italian Union of Atheists and Agnostics is the protagonist of a long-standing case law case, because the Government has rejected the request for access to negotiations that allow to verify in concrete whether the conditions exist for concluding an agreement pursuant to in the third paragraph of the article 8 of the Constitution
The author
Professore associato di Diritto ecclesiastico e diritto canonico nell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Giurisprudenza
Notes
Contributo sottoposto a valutazione.