Alcuni “malintesi” di Wilhelm Röpke sull’ordo iuris ecclesiae -
SOMMARIO: 1. Una giustificazione morale del liberalismo economico – 2. Il rifiuto della coercizione e la riscoperta della buona fede contrattuale – 3. Libertà economica come presupposto delle libertà fondamentali – 4. L’inavveduta equivalenza tra socialismo e socialdemocrazia – 5. Una ricostruzione suggestiva, ancorché limitativa, dei rapporti tra Cristianesimo, antichità classica e diritto occidentale – 6. Contro l’adesione del clero e dei cristiani poveri alle dottrine socialiste – 7. Note sulla dottrina sociale, tra dogmatismo e problemi concreti – 8. Possibili conclusioni: la necessità di un’analisi dei rapporti tra fedi religiose ed economia.
ABSTRACT: In spite of being widely regarded as a typical liberal conservative scholar, Wilhelm Röpke has shown a sincere interest on Canon Law’s history and social doctrine of the Church during his career and studies. The aim of this essay is to consider how Röpke tried to link this cultural and philosophical perspective to a strong adhesion to economics and liberalism. His theses maybe had an apologetic argumentative limit, just in order to justify his devotion to the Christian roots of European Law, but it does not mean that Röpke has not expressed any interesting issues, still useful in current juridical and confessional debate.
L'autore
Assegnista di ricerca presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro, Dipartimento di Scienze Giuridiche, Storiche, Economiche e Sociali.
Note
Contributo sottoposto a valutazione.