Fonti pattizie nella metamorfosi della sovranità -
La stipula dei Patti lateranensi fra lo Stato e la Santa Sede nel 1929 segna un momento assai importante nella vita e nella organizzazione della società civile italiana sotto molteplici aspetti; alcuni dei quali assai conosciuti e studiati; altri meno noti, o sui quali non è stata fermata una sufficiente attenzione da parte della scienza giuridica, pur presentando un significato di grande rilievo per l’assetto istituzionale del nostro ordinamento giuridico.
È ben noto che i Patti del Laterano posero fine a un lungo e doloroso capitolo della storia politica e civile della nostra nazione; un capitolo che si era aperto nel periodo risorgimentale per un verso con l’aspirazione dei politici sardo piemontesi a costituire un unico Stato, sotto la guida del regno sabaudo, al posto dei molteplici Stati (fra i quali il più antico di tutti era appunto lo Stato pontificio) presenti in quell’unità geografica che da secoli era denominata Italia; (Continua)
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Note
Intervento tenuto al Seminario sulle Fonti del diritto, organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “la Sapienza”, nel corso della prima sessione su "Eteronomia e autonomia della produzione normativa" (Roma, 5 maggio 2009), e destinato alla pubblicazione negli Atti.