Benedetto XV e la questione romana negli anni della Grande Guerra
SOMMARIO: 1. L’avvio del pontificato di Benedetto XV e il nuovo corso vaticano - 2. Il nodo irrisolto della questione romana - 3. Il problema della condizione giuridica della Santa Sede alla luce della legge n. 214 del 1871 - 4. La “Grande Guerra” e le sue ricadute sulle relazioni tra l’Italia e la Sede Apostolica - 5. Il conflitto europeo come possibile occasione per la riproposizione della questione romana. L’interesse vaticano per una “internazionalizzazione” della medesima - 6. L’azione della Santa Sede in campo internazionale negli anni del conflitto, tra imparzialità e attivismo diplomatico - 7. L’oscillazione, nei primi anni della guerra, delle posizioni vaticane sulla via da seguire per la soluzione della questione romana e la “svolta conciliatorista” di Benedetto XV - 8. La (ritenuta) maggiore affidabilità della soluzione interna. L’imprescindibilità di una soluzione territoriale come base di partenza nelle trattative con il Governo italiano - 9. L’azione per la pace di Benedetto XV e le sue connessioni con l’interesse per una soluzione della questione romana - 10. La posizione italiana. I rapporti tra il Regio Governo e la Santa Sede negli anni del conflitto - 11. Propositi e tentativi di soluzione della questione romana durante il periodo bellico. Dalle proposte germaniche ai progetti vaticani. Lo schema di Trattato fra la Santa Sede e l’Italia del marzo 1917 - 12. Il fallimento del tentativo pontificio di legare le vicende del conflitto con quelle relative alla soluzione della questione romana. L’impossibilità di addivenire a una sistemazione dei rapporti fra le parti nel corso della guerra e al termine della medesima - 13. “Non tutto fu inutile”: Benedetto XV e la strada aperta per la Conciliazione.
Benedict XV, the Kingdom of Italy, the "Great War". The Roman Question in the years of the First World War
ABSTRACT: The paper analyses the role of Pope Benedict XV during the First World War: his political and humanitarian positions, his renewed conception of relations with the Kingdom of Italy, above all his attitude towards the definitive solution of the Roman Question. More in detail, it explains the operations of Vatican diplomacy to put an end to the anomalous position of the Holy See, deprived of the needed surietes and signs of independence of human powers due to the so-called Law of Guarantees (dated May 13, 1871), as well as the reasons of the failure of this action during the Great War and after its end. However, it concludes considering the long-term positive consequences of this action, which can be considered the first phase of that process of revision of the ecclesiastical legislation of the Kingdom of Italy which would then culminate, over a decade after the end of the Great War, in the stipulation of the Lateran Pacts of 1929.
L'autore
Professore associato di Diritto canonico ed ecclesiastico nell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Dipartimento di Studi Giuridici ed Economici.
Note
Il presente contributo, sottoposto a valutazione, costituisce una revisione del saggio, ampliato nel testo e nell’apparato bibliografico, dal titolo “La Chiesa e la guerra: la posizione della Santa Sede nel primo conflitto mondiale e i suoi riflessi sulle dinamiche politiche del Regno d’Italia”, realizzato per il Progetto di ricerca “Il diritto al fronte. Trasformazioni giuridiche e sociali in Italia nella Grande Guerra”, promosso dall’Università di Teramo e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri in occasione del Centenario della Grande Guerra, i cui esiti sono stati raccolti in un volume in corso di pubblicazione per i tipi della casa editrice Rubbettino.