Economia della spiritualità – economia della politicità (Benedetto XVI: quali riflessi sul post-Concilio?) -
Come di prammatica – nei nostri ultimi incontri – è prendere l’avvio (vuoi che la si elogi, vuoi che la si critichi) dalla solita lectio magistralis tenuta a Ratisbona da Papa Benedetto XVI. Soprattutto ha impressionato il drastico giudizio pronunciato – per bocca d’un tardo Imperatore bizantino – sulla negatività senza rimedio della esperienza storica dell’Islam guidata da una píetas disumana. Avrebbe potuto il Papa preferire richiamarsi a qualche testimonial culturalmente più qualificato: a un San Bernardo – per esempio – se non fosse che il De laude novae militiae neppur esso grandeggia in fatto di riguardoso rispetto verso gli altri. E avrebbe potuto riferirsi alle innumerevoli denuncie prelatizie della smodata ferocia saracena, tese peraltro a confortare a loro volta i milites christiani nell’esercizio meticoloso d’altrettanta efferatezza. Ma forse il Papa avrebbe fatto meglio a richiamarsi a testimonianze cristiane d’altro segno. (continua)
L'autore
Professore emerito di Storia del Diritto canonico nell'Università degli Studi di Roma "la Sapienza", Facoltà di Giurisprudenza.
Note
Pubblichiamo, per la cortesia dell'Autore, il testo dell’intervento al Convegno organizzato in argomento, a Teramo, dal Prof. Francesco Zanchini di Castiglionchio, i giorni 12-14 ottobre del 2006 (non ricompreso per un disguido tecnico negli Atti del Convegno).