Una «carta» post-costituzionale? -
A poco più di un anno di distanza dall’istituzione della Consulta per l’Islam italiano il ministero dell’interno si è dotato di un nuovo organismo consultivo, il «Consiglio scientifico», con compiti di studio e di proposta delle «iniziative più adeguate per l’armonica convivenza delle comunità dell’immigrazione e religiose nella società italiana»: i medesimi, cioè, affidati, limitatamente alle comunità musulmane, alla predetta Consulta per «migliorare la conoscenza delle problematiche di integrazione allo scopo di individuare le più adeguate soluzioni per un armonico inserimento delle comunità stesse nella società nazionale». Sembrerebbe trattarsi, perciò, di una semplice generalizzazione dell’attività di studio e di ricerca, finalizzata a fornire cognizioni all’autorità quando questa abbia idee del tutto generiche sulle iniziative da intraprendere e avverta perciò il bisogno di farsele utilizzando competenze esterne. (Continua)
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bari.
Note
Nota di presentazione della «Carta dei valori, della cittadinanza e dell’integrazione» pubblicata il 23 aprile 2007, in corso di stampa nella rivista «Questione giustizia».