Prova e processo matrimoniale -
Forse davvero il proprio dell’uomo, di ciascun uomo, discende - come pure vorrebbero odierne ed estreme correnti di pensiero - da uno scarto prodottosi in seno alla specifica struttura ‘animale’, che a lui inerisce, da un supposto ‘errore’ nella genetica sua programmazione, che ne provoca la rivolta contro l’automatica ed assoluta simmetria di ogni ordine di riflessi condizionati, spronandolo nello sforzo incessante di svincolarsi dalla piatta brutalità dell’ignoranza, per affrontare la sfida del sapere e della conoscenza. Quale che ne sia il motivo, un fatto è certo: la fine-struttura di quest’”animale”, per dir così, “sbagliato” lo sospinge verso un costante mettersi e mettere alla prova, anche in quella peculiare e tipica “narrazione” dell’umana vicenda, che si dispiega e, ad un tempo, si racchiude negli atti di un processo. (Continua)
L'autore
Professore ordinario di Diritto canonico nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Messina.
Note
Prolusione ai lavori del XLII Congresso Nazionale di Diritto canonico su “La prova della nullità matrimoniale secondo la giurisprudenza della Rota Romana” (6-9 settembre 2010, Riviera di Taormina).