Osservazioni sulla proposta di legge “Norme in materia di libertà di coscienza e di religione” elaborata dal gruppo di lavoro coordinato dalla Fondazione ASTRID - di Gianfranco Macrì

SOMMARIO: 1. Premessa - 2. Crisi e persistenza del modello pattizio. Riscrivere la trama della libertà religiosa in Italia - 3. Una proposta “flessibile” orientata alle differenze e all’interazione - 4. I nuovi confini della libertà religiosa della persona - 5. La libertà di coscienze e di religione del minore - 6. Scuola pubblica, libertà religiosa e “nuovi spazi” di confronto per tutti: quello che serve e quello che la proposta non dice - 7. L’integrazione attraverso il lavoro - 8. Assistenza spirituale e libertà di manifestazione del pensiero - 9. Gli spazi della libertà religiosa e i “luoghi della memoria” - 10. Ministri di culto e non solo - 11. Per una libertà religiosa collettiva veramente democratica: rilievi critici - 12. La società cambia, la legge dello Stato arranca, il matrimonio “canonico” resta - 13. Intese per tutti? - 14. Quello che manca nella proposta di legge – 15. Conclusioni.

Remarks on the Bill Proposal "Norms on Freedom of Conscience and Religion" Made by the Working Group Coordinated by the Astrid Association

ABSTRACT: This contribution is a comment on the draft law on religious freedom proposed by some scholars of the ASTRID Foundation. The law is proposed in the context of a national and European political environment, which is constantly changing and evolving. This analysis is focused on some specific aspects of the proposal, by assessing their limits and their potential offers some theoretical reflections with the aim of contributing to a scholarly and intellectual debate, which should offer arguments, aimed at promoting and protecting fundamental freedoms and rights as envisaged by the Constitution.