L’interazione fra esenzioni religiose e diritti LGBT sul luogo di lavoro: nuove traiettorie giudiziarie al crocevia fra narrative plurali - di Adelaide Madera

SOMMARIO: 1. Introduzione - 2. Il frammentato quadro normativo in materia di LGBT rights - 3. Il caso Bostock v. Clayton County, Georgia - 4. L’impatto della pronunzia Bostock sulle istituzioni religiose - 5. La tutela offerta dal Title VII all’esercizio della libertà religiosa - 6. La Section 702(a) del Title VII e le questioni interpretative irrisolte - 7. Nuove letture giurisprudenziali della Section 702(a) - 8. L’interazione fra esenzioni religiose ex Section 702(a) e sex discrimination: possibili futuri scenari alla luce del caso Bostock - 9. La specificità delle istituzioni impegnate nel settore dell’istruzione - 10. La ministerial exception e i limiti della sua applicabilità - 11. Il RFRA - 12. I rischi derivanti da un utilizzo over-expansive del RFRA - 13. La Free Exercise Clause - 14. Le vie percorribili per recepire nuove prospettive valoriali - 15. Il mancato intervento del Congresso - 16. Principio di non discriminazione ed esercizio della libertà religiosa: un binomio incompatibile? - 17. L’esempio della legislazione sui same-sex marriages - 18. La tutela dell’istituzionalismo religioso e i suoi “ragionevoli” limiti - 19. Conclusioni.

The interplay between religious exemptions and LGBT rights in the workplace: new judicial trajectories at the crossroads of plural narratives

ABSTRACT: A recent U.S. Supreme Court judgement found that Title VII of the Civil Rights Act covers discriminations founded on gender identity and sexual orientation. The present paper analyses the effect of this judgement on the exercise of religious freedom of faith-based organizations and investigates the possibility of finding ways to reconcile competing interests.