Le radici culturali e religiose della identità europea - di Piero Bellini

Vi sono temi tanto variamente articolati da porre in condizione chi sia chiamato a discorrerne in linea generale (e in termini sintetici) di non poter sottrarsi a una catena di audaci semplicizzazioni (e forzature) delle quali non gli resta che scusarsi anticipatamente con i suoi interlocutori. Difficile sfuggire a questo rischio quando s’ha che fare con un argomento come il nostro: specie se poco disposti a condiscendere al consueto privilegiamento [spesso di stampo apologetico] d’un singolo fattore ideale (quanto che sia significante) della «identità europea»: laddove è forza tener conto – nel parlarne – della convergenza operativa di una pluralità di co-fattori, i quali [svolgendo ciascuno un proprio ruolo] hanno concorso («in termini dialettici») a fare della nostra Europa ciò che l’Europa è adesso: ciò che ha saputo faticosamente diventare – lungo i secoli – in fatto di cultura, di sensibilità, di civiltà. (continua)