La sensibilità costituzionalistica della canonistica italiana anteriore al Vaticano II -
The Constitutionalist Sensibility of Italian Canonists prior to Vatican II
ABSTRACT: Il contributo ripercorre i principali apporti dei canonisti italiani alla costituzionalistica canonica antecedenti al Vaticano II. Partendo dal manuale di Emmanuele de Sarzana, si esamina la proposta di Giuseppe Forchielli nel dibattito sull’Archivio di diritto ecclesiastico e l’impostazione dei testi di Bertola, Ragazzini e Ferrante. Un’attenzione particolare è prestata ai fondamenti e ai contributi della c.d. scuola dogmatica italiana (Del Giudice, Giacchi, d’Avack e altri). L’impostazione sistematica e il dialogo con la cultura secolare dispongono all’acquisizione delle categorie costituzionalistiche, non si riscontrano peraltro ancora elaborazioni mature e ponderate dell’approccio costituzionale moderno. Prima del Concilio Vaticano II mancano le premesse ecclesiologiche e concettuali (eguaglianza fondamentale e varietà carismatica) per un cambiamento d’impostazione della giuridicità canonica. L’aspetto strutturale e organizzativo gerarchico tende a prevalere sulla centralità della persona e della comunità. L’impronta dogmatica, depurata da deviazioni positivistiche e strutturalistiche, può costituire la base della maturazione di un paradigma costituzionale.
ABSTRACT: The paper traces the main contributions of Italian canonists to canonical constitutionalism prior to Vatican II. Starting with Emmanuele de Sarzana’s textbook, it examines Giuseppe Forchielli’s proposal in the debate on the Ecclesiastical Law Archive and the approach of Bertola, Ragazzini and Ferrante’s texts. Special attention is paid to the foundations and contributions of the so-called Italian dogmatic school (Del Giudice, Giacchi, d’Avack and others). Systematic approach and dialogue with secular culture dispose to the acquisition of constitutionalist categories; however, mature and thoughtful elaborations of the modern constitutional approach are not yet found. Prior to the Second Vatican Council, the ecclesiological and conceptual premises (fundamental equality and charismatic variety) for a change of approach to canonical juridicity are lacking. The hierarchical structural and organizational aspect tends to prevail over the centrality of the person and the community. The juridical-dogmatic imprint, purified of positivistic and structuralist deviations, can form the basis for the maturation of a constitutional paradigm.
SOMMARIO - 1. Il senso di una ricerca storica parziale e settoriale - 2. Un antesignano del sistema costituzionale? - 3. La proposta del Forchielli e il dibattito coevo - 4. L’esplicita emersione dell’esigenza costituzionale - 4.1. Il corso di Bertola - 4.2. L’indagine sulla potestà di Ragazzini - 4.3. La ‘Summa juris constitutionalis Ecclesiae’ del Ferrante - 5. Il contesto stimolante della dottrina laica italiana e la teoria sull’ordinamento canonico - 6. I limiti dell’impostazione costituzionalistica anteriore al Vaticano II - 7. Il legato di un approccio culturale originale.
L'autore
professore ordinario di Diritto costituzionale canonico nella Pontificia Università della Santa Croce, Facoltà di Diritto canonico
Note
Contributo sottoposto a valutazione - Peer reviewed paper.