La laicità al tempo della globalizzazione -
Dei tre sostantivi che compongono il titolo solo uno rappresenta, a colpo d’occhio, una “parola di giustizia” ed è paradossalmente quello di cui non devo occuparmi: il tempo. Il decorso del tempo è fondamentale nella vita del diritto, per esempio per avanzare o per bloccare una pretesa, civile o punitiva. Se ciò basti a farne una parola anche di giustizia, a tenere conto cioè del tempo come struttura essenziale della persona e ragione perciò della sua imperfezione e dei suoi bisogni, è discutibile. Non è detto, infatti, che ci sia coincidenza fra legge e giustizia perché la legge può essere anche ingiusta o comunque non assicurare pienamente quei valori universali che finiscono per comporre la dignità di ogni persona. A rendere valide le leggi – scriveva Tertulliano, al quale si deve “il concetto innovativo della storicità della legge” (Canfora) – non sono “né il numero degli anni, né l’autorità dei loro promulgatori, ma unicamente la giustizia”. (Continua)
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nella Facoltà di Giusprudenza dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Note
Testo della lezione magistrale svolta il 16 maggio 2009 a La Spezia nel corso del convegno Parole di giustizia 2009. Nuovi diritti e diritti negati, organizzato dal Comune della Spezia e dall’associazione di studi giuridici Giuseppe Borrè in collaborazione con la Fondazione Lelio e Lisli Basso, la Fondazione Verardi e Questione giustizia.