Il crocifisso e i diritti del lavoratore nell’ambiente scolastico (aspettando le Sezioni Unite della Cassazione) - di Angelo Licastro

SOMMARIO: 1. Un nuovo tipo di approccio alla vexata quaestio della legittimità dell’esposizione del crocifisso nelle aule scolastiche italiane - 2. L’ordinanza della Cassazione 18 settembre 2020, n. 19618: i fatti di causa e lo svolgimento del giudizio di merito - 3. I diritti nell’ambiente scolastico rivendicati dal ricorrente e l’inquadramento della vicenda operato dalla Cassazione - 4. L’(ingiustificata) esclusione dalla sfera applicativa del regio decreto n. 965 del 1924 delle scuole secondarie superiori - 5. I presupposti per far valere una discriminazione indiretta ai danni del lavoratore - 6. L’incongruenza della tesi che desume l’esistenza di una “finalità legittima” del trattamento differenziato dall’esigenza del rispetto della “coscienza morale e civile degli alunni” come declinata dalla “volontà della maggioranza” dei medesimi - 7. La diversa ipotesi della “finalità legittima” del trattamento differenziato dipendente da una decisione rientrante nelle competenze degli organi di autogoverno della scuola - 8. Gli scenari futuribili.

Crucifix and workers’ rights in the school environment (waiting for the United Sections of the Court of Cassation)

ABSTRACT: This paper examines the question of whether the display of crucifixes in public school classrooms is compatible with workers’ rights, in particular the right of teachers not to be discriminated against. To do so, it takes as its starting point a recent ruling by the Court of Cassation, which referred the matter to the United Sections of the same Court for a decision.