“A ognuno la sua croce”. Notazioni sparse in tema di ostensione istituzionale dei simboli cristiani nella sfera pubblica europea (con particolare riferimento all’art. 28 della legge francese di separazione) -
SOMMARIO: 1. Delimitazione del tema d’indagine - 2. Gli epigoni giurisprudenziali del caso Lautsi in una recente sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna - 3. L’art. 28 della legge francese di separazione del 9 dicembre 1905 - 4. Il banco di prova dei monumenti ai caduti edificati dopo la legge del 1905 - 5. Le oscillazioni interpretative della giurisprudenza amministrativa in materia di esposizione dei presepi - 6. I dubbi sulla “riscrittura” dell’art. 28 operata dal Conseil d’État - 7. Le sorti della statua “fuorilegge” di papa Giovanni Paolo II - 8. La “prova di forza” della Slovacchia nella vicenda della moneta commemorativa dei Santi Cirillo e Metodio - 9. Conclusioni: trasfigurazione dei simboli o della laicità?
“To each his own cross”. Disparate remarks concerning the public display of Christian symbols in the European public sphere (with specific regard to Article 28 of the French Separation Law)
ABSTRACT: The present essay takes as a starting point some recent case law on the so-called “institutional” display of religious symbols (and in particular Christian symbols), in Italy and other European countries. The analysis focuses on both the French legal system and some recent rulings of the administrative jurisprudence, which seems to mark a shift from the more consolidated and traditional reading keys of the “secularism”.
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Giurisprudenza
Note
Contributo sottoposto a valutazione.