Brevi riflessioni sul principio di legalità in un ordinamento “a misura d’uomo” -
SOMMARIO: 1. La difficoltà di rintracciare nel diritto canonico i tratti fisionomici del “principio di legalità” declinato in senso formalistico … - 2. … e la contestuale necessità di un’applicazione di tale principio anche nell’ordinamento della Chiesa - 3. Esame di un istituto idoneo a scandagliare la presenza nel diritto canonico del suddetto principio e della sua prevalente declinazione - 4. La “giusta e ragionevole causa” della dispensa canonica - 5. “La causa pastorale della dispensa” - 6. Altre ipotesi di derogatio : la dispensa intesa “in senso ampio” ( rectius : “in senso pieno”) - 7. Le violazioni dei “generalia iuris et aequitatis canonicae principia” - 8. Un’invalidità “deontologica”?
ABSTRACT: The work investigates whether the principle of legality as defined by “administrative law” can be applied to canon law. The institution of “exoneration” was investigated because it is considered the best one for understanding the relationship between law and administrative acts. The author concludes that the reconciliation of canon law characteristics with the principle of legality is difficult. It is especially difficult if the feature of warranty is accentuated rather than employed as a useful instrument for achieving equitable balance of interests on a case by case basis.
L'autore
Professore ordinario di Diritto canonico nell’Università degli Studi di Messina, Dipartimento di Giurisprudenza.
Note
Il contributo, sottoposto a valutazione, è destinato alla pubblicazione nella Raccolta di scritti in memoria di Antonio Romano Tassone, con il titolo «Dalle riflessioni di Antonio Romano Tassone sulla “devianza” del potere alla difficile traslazione del principio di legalità in senso formale in un ordinamento “a misura d’uomo”».