Aversio a Deo: l’origine della riflessione ecologica nel magistero papale da Leone XIII a Francesco -
Sommario: 1. La perfezione del creato come epifania di Dio - 2. Lo sguardo laico e quello della Chiesa di fronte al disordine ecologico - 3. La creazione come atto di affidamento all’uomo - 4. Ineludibili implicazioni etico-giuridiche del munus di custodia. Dall’aversio alla conversio: rieducare alla responsabilità solidale - 5. Conclusioni.
Aversio to Deo: the origin of ecological reflection in the papal magisterium from Leo XIII to Francis
ABSTRACT: This study aims to retrace some fundamental stages of the Social Doctrine of the Church in relation to the emergence of sensitivity on the issues of the environmental question which translates into the magisterium of the Popes, from Leo XIII onwards, with the ecological question understood in a broader sense. The key point is represented by the identification of man's responsibility for his aversion to Deo and the custody mandate that was entrusted to him by the creator. The solution can be found in the recovery of respect for the natural order and solidarity between creatures in the frame of human ecology.
L'autore
Professore associato di Diritto canonico nell’Università degli Studi di Catania, Dipartimento di Giurisprudenza.
Note
Contributo sottoposto a valutazione - Article submitted to a double-blind revue. Il contributo è frutto della rielaborazione della relazione presentata al Convegno sul tema "L'ambiente fra diritto ed economia: un lungo percorso dal mondo romano all'età contemporanea" (Catanzaro, 3-4 dicembre 2021) organizzato dal Centro di ricerca “Laboratorio di storia giuridica ed economica”, ed è destinato alla pubblicazione negli Atti