"A chiare lettere" - Editoriali • Lo IOR e le occasioni sprecate (di g.c.) -
I rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica sono stati segnati in passato, e lo sono ancora, a uno sguardo d’insieme, da occasioni mancate e interventi manchevoli. Le vicende dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), in particolare, sono state segnate da occasioni sprecate - da ambedue le parti - fin da quando era apparso incontrovertibile che l'Istituto, a dispetto della denominazione e diversamente da quanto previsto dallo Statuto, era dedito all'esercizio improprio di attività bancaria.
La disinvolta gestione dello IOR (protrattasi anche dopo gli anni della “gestione Marcinkus”), ostacolando volontà e tentativi di riforma, ha alimentato anch'essa quelle “divisioni nel corpo ecclesiale” che - almeno a fare data dagli avvenimenti che hanno condotto al fallimento del Banco Ambrosiano - hanno contribuito a deturpare il volto della Chiesa (continua)
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell'Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze Giuridiche "Cesare Beccaria"
Note
Contributo non sottoposto a valutazione