“A chiare lettere - Editoriali” • La Santa Sede e il d.d.l. Zan sulla tutela di LGBTQ -
SOMMARIO: 1. Una “nota verbale” non senza precedenti - 2. Le garanzie offerte dal diritto interno - 3. La preferenza ecclesiastica per la via diplomatica - 4. L’ingerenza secondo il trattato lateranense - 5. L’art. 4 del d.d.l. - 6. L’art. 7 del d.d.l. - 7. Il self-restraint sulle criticità della tutela dell’identità di genere - 8. Cause ed effetti della “nota verbale” - Appendice.
The Holy See and the Zan Bill on the subject of LGBTQ Defence
ABSTRACT: The diplomatic “parol note” by which the Holy See participated on the Zan bill is a formally incorrect deed but substantially reduced the protest only to the freedom interests of the Church, without interfering more in the full legislative power of the State in order to give also penal importance to the LGBTQ antidiscriminatory defence.
L'autore
Già̀ professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell’Università̀ degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Dipartimento di Giurisprudenza.
Note
Il contributo, non sottoposto a valutazione, è stato pubblicato il 3 luglio 2021 nella rivista telematica “Questione Giustizia” (www.questionegiustizia.it). In appendice, per comodità del lettore, si riporta il testo integrale della Nota della Santa Sede.