"A chiare lettere" - Confronti • I CARE: anche gli ecclesiasticisti nel loro piccolo s’oppongano (di Nicola Colaianni) -
Per la terza volta in questi primi tre lustri del nuovo secolo saremo chiamati a pronunciarci sull’ennesima riforma costituzionale omnibus: 40 articoli su 85 della seconda parte della Costituzione. Il carattere puntuale delle revisioni è ormai una pagina sbiadita dei manuali universitari: infatti, nel linguaggio corrente si parla senz’altro di riforma, non di revisione, della Costituzione. E quello sul referendum oppositivo, il 138, è un altro articolo vintage , dal momento che a chiedere il referendum sono anche gli stessi parlamentari che hanno approvato la “riforma”: per ottenerne una conferma dal corpo elettorale, formalmente non necessaria (dato che se chi si oppone alla revisione non chiede il referendum quella s’intende tacitamente approvata dal corpo elettorale) ma politicamente utile a dimostrare che il popolo è con il governo.
L'autore
Professore ordinario di Diritto ecclesiastico nell'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, Dipartimento di Giurisprudenza.
Note
Contributo non sottoposto a valutazione.